Itinerari

Alberobello, la città dei trulli

La città di Alberobello, rinomata località turistica in provincia di Bari in Puglia e fulcro della Murgia dei Trulli, è nota proprio per la concentrazione di tali caratteristiche costruzioni, proclamate Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, nel suo territorio.

La cittadina sorge su due rilievi collinari, sul colle orientale vi è la città nuova, sul versante occidentale invece l’agglomerato urbano di trulli suddiviso nei due caratteristici Rioni Monti ed Aia Piccola.

Sommario

  • La storia di Alberobello
    • Dalle origini al centro abitato
  • I trulli
    • I simboli dei trulli
  • Cosa vedere ad Alberobello
    • Il rione Monti
      • Chiesa di Sant'Antonio
      • Trullo siamese
    • Il rione Aia Piccola
      • Chiesa di Santa Lucia e il Belvedere
      • Museo del territorio, Casa Pezzolla
      • Museo dell'olio
    • Altri monumenti e luoghi di interesse
      • Trullo Sovrano
      • Chiesa dei Santi Medici Cosma e Damiano
      • Casa Rossa
      • Bosco Selva
    • Cosa fare ad Alberobello
      • Il festival folkloristico dei trulli
      • La festa patronale dei Santi Medici Cosimo e Damiano
      • La notte dei briganti
      • Alberobello Light Festival
  • Le specialità artigianali ed enogastronomiche
    • L'artigianato
    • L'enogastronomia

La storia di Alberobello

Il nome di Alberobello deriva da «Sylva Arboris Belli», selva dell'albero della guerra, e rimanda ad un passato in cui la zona era ricoperta da una fitta vegetazione e per questo definita “Selva”. La storia di questa cittadina risale alla seconda metà del XVI secolo, quando, sotto il dominio del Conte di Conversano Andrea Matteo III Acquaviva d’Aragona, questa terra cominciò a popolarsi di contadini provenienti perlopiù da Noci che avevano il compito di bonificare “la Selva” e consegnargli la decima dei raccolti.

Dalle origini al centro abitato

L’urbanizzazione della Selva, ebbe inizio attorno al 1635 quando, il conte Gian Girolamo II, suo successore, eresse una locanda con refettorio, taverna, e oratorio dedicato alla Madonna di Loreto ed ai Santi Medici. Egli concesse ai contadini di edificare le loro case nel territorio ma esclusivamente con muri a secco all’occorrenza facilmente rimovibili, evitando così di pagare la tassa al viceré Spagnolo del regno di Napoli secondo quanto stabilito dalla Pragmatica de Baronibus, legge in vigore fino al XVIII secolo. Nacque così l’agglomerato di case in pietra calcarea, caratteristica del sottosuolo della zona, che tutti conosciamo come i Trulli di Alberobello. Il 27 maggio 1797 il piccolo villaggio divenne libero dal dominio dei Conti di Conversano in seguito alla decisione del re Ferdinando IV di Borbone di accogliere l’istanza avanzata da un comitato-delegazione di sette gentiluomini, portavoci delle precarie condizioni dei contadini.

I trulli

Come evidenziato nel precedente paragrafo, la scelta dell’utilizzo di una struttura a secco per la costruzione dei trulli, ha una ragione ben precisa, legata alla velocità con la quale, così, queste strutture potevano essere rimosse al passaggio del re. Ne consegue che le intere costruzioni erano realizzate esclusivamente incastrando tra loro pezzi di roccia calcarea, prodotto di scarto ottenuto a seguito degli scavi per la realizzazione di cisterne o da accumuli rocciosi nelle campagne circostanti. I trulli, a base quadrangolare o circolare, presentano un unico ingresso da cui accedere, e spesso presentano piccole aperture per il passaggio della luce. La copertura conica era realizzata sovrapponendo le pietre in cerchi concentrici che andavano man mano a stringersi verso il vertice, al centro del quale un masso faceva da chiave di volta. L’esterno di questa pseudo-cupola veniva ricoperto da lastre di pietra scura dette Chianche o Chiancarelle. Sul vertice, era posto un pinnacolo, un elemento che probabilmente segnalava l’appartenenza ad una determinata famiglia, o dalla funzione religiosa e propiziatoria.

I simboli dei trulli

Vi accorgerete subito, camminando per le vie di Alberobello, come molti dei trulli mostrino sui tetti dei simboli bianchi. Essi dovevano proteggere la famiglia dalla cattiva sorte ed essere di buon auspicio per il raccolto, la caccia, e la pesca.
Sono stati catalogati più di 200 simboli definiti “esoterici” dipinti in calce bianca direttamente sulle chiancarelle dei trulli. In base ad una classificazione del 1940, sono raggruppabili in 6 diverse tipologie:

  • simboli primitivi: punti, intrecci e linee,
  • simboli pagani: legati al culto degli animali dell’antica Roma,
  • simboli cristiani: sole, luna, ostia, cuore di maria trafitto e il calice,
  • simboli magici: segni zodiacali, pianeti, rune,
  • simboli grotteschi: frutto della fantasia di chi abitava il trullo.

Cosa vedere ad Alberobello

Il rione Monti

Rione Monti è dei due rioni sicuramente quello più noto e visitato dai turisti, ricco di negozietti e botteghe di artigiani, comprende circa un migliaio trulli raggiungibili da sette strade che confluiscono alla sommità del colle ed in particolare alla Chiesa di S. Antonio.

Chiesa di Sant'Antonio

La “Chiesa a Trullo” o Chiesa di Sant’Antonio fu eretta dal sacerdote Antonio Lippolis per arginare la diffusione del protestantesimo in questa zona. La sua facciata è abbellita da un rosone e due finestre a tutto sesto così come la porta d’ingresso. Sopra la cupola, a trullo, un lucernario si eleva per altri 3,20 metri. Il campanile è sormontato da un cupolino e l’interno è a croce greca.

Trullo Siamese

Nel cuore del Rione Monti troviamo il famosissimo trullo Siamese, si tratta di due trulli i cui tetti sono fusi a formarne uno solo appena sotto i pinnacoli. Si narra che i due trulli fossero in passato soltanto uno, costruito da un padre per i due figli. Questi infatuati della stessa donna, avviarono una fallimentare convivenza a tre (il fratello maggiore cacciò la coppia abusiva) che si concluse con la divisione dei trulli, due ingressi separati che affacciano su due strade diverse.

Nel cuore del Rione Monti troviamo il famosissimo trullo Siamese, si tratta di due trulli i cui tetti sono fusi a formarne uno solo appena sotto i pinnacoli. Si narra che i due trulli fossero in passato soltanto uno, costruito da un padre per i due figli. Questi infatuati della stessa donna, avviarono una fallimentare convivenza a tre (il fratello maggiore cacciò la coppia abusiva) che si concluse con la divisione dei trulli, due ingressi separati che affacciano su due strade diverse.

Il rione Aia Piccola

In netta contrapposizione al Rione Monti, posto a nord di quest’ultimo e adiacente alla parte nuova della città, Aia Piccola, comprende circa 400 trulli, quasi tutti utilizzati ancora come abitazioni. L’Aia Piccola è composta da una manciata di viuzze, dalle quali, in alcuni punti, si apre la vista sui trulli del Rione Monti. In particolare La villa Comunale di Alberobello costituisce uno dei belvedere cittadini e non lontano troviamo il più noto Belvedere S.Lucia, terrazza posta ai piedi dell’omonima chiesa, lungo il confine tra la città nuova ed il centro storico.

Chiesa di Santa Lucia e il Belvedere

E' una piccola chiesa, a navata unica, attigua ad un bellissimo belvedere. Vale dunque la pena fare un po' di scalini per godere della meravigliosa vista sui trulli ed avere una visione d’insieme della città.
Ristrutturato e benedetto al culto di S. Lucia nel 1856, l'edificio è stato oggetto di diversi interventi fino all'ultimo decennio dell'Ottocento. Nel 1904 il Rettore della chiesa, ottenne da Venezia una reliquia di S. Lucia.

Museo del territorio, Casa Pezzolla

A pochi passi dal Belvedere S. Lucia, Casa Pezzolla si affaccia sulla centralissima piazza XVII Maggio, fra la città nuova e l’Aia Piccola e colpisce dal punto di vista architettonico: quindici trulli uniti tra di loro a formare una sola unità. All’interno sono state allestite diverse sale che raccontano tutto sulla storia dei trulli, sulla loro costruzione e su come si svolgesse in passato la vita al loro interno.

Museo dell'Olio

Nel Rione Aia Piccola, allestito in un caratteristico trullo, troverete il Museo dell’Olio. Elemento cardine di questa terra, non poteva che trovarsi in uno dei suoi rioni più caratteristici. Nel percorso museale emergono le diverse qualità di olive coltivate in Puglia e si apprendono le fasi di produzione dell’olio, con un interessante parallelismo tra passato e presente.

Il museo custodisce al suo interno utensili del XIX secolo indispensabili durante le fasi di lavorazione ed in particolare nella fase della molitura

Altri monumenti e luoghi di interesse

Trullo Sovrano

Ciò che contraddistingue questa struttura, un po’ defilata rispetto al centro storico, è il fatto di essere l’unico trullo realizzato su due piani e non totalmente a secco ma con l’ausilio della malta. Oltre che quella di abitazione privata, il Trullo in passato fu adibito ad oratorio e poi a cappella, ed al principio dell’800 ospitò le reliquie dei santi Medici Cosma e Damiano. Oggi, il complesso costituisce uno dei più importanti musei di Alberobello ed al suo interno sono conservati gli arredi originali.

Chiesa dei Santi Medici Cosma e Damiano

Noterete sicuramente nello skyline  Alberobellese le due torri campanarie della Basilica Minore dedicata ai SS. Medici Cosma e Damiano, patroni della città. La chiesa si trova nel lato nord del borgo antico e l’impianto attuale risale al 1885 ad opera dell’architetto alberobellese Antonio Curri, ultimato, nell'aspetto attuale solo nel 1914. Unico elemento mai realizzato presente nel progetto del Curri fu la maestosa cupola prevista al centro della pianta a forma di croce latina. All’interno della chiesa, legata al culto dei santi, si trovano due statue lignee (1782 e 1784) ed il reliquiario contenente dei frammenti ossei di San Cosma e San Damiano. Nei giorni tra il 26 ed il 27 settembre ricorre la celebrazione della festa patronale che richiama folle di pellegrini che giungono a piedi dai paesi limitrofi.

Casa Rossa

A 3 km dall’abitato, la casa rossa, grande stabile a due piani noto per essere stato un campo di concentramento dal 1940 al 1949. Fu costruita nel secondo Ottocento dal sacerdote Francesco Gigante in origine si chiamava, infatti, Masseria Gigante. Egli ne fece un istituto agrario che funzionò dal 1887 al 1939, sfruttando i dieci ettari di terreni coltivabili tutt’intorno.

Bosco Selva

A circa 2 km dal centro di Alberobello, si troviamo il parco cittadino "Bosco Selva", un'area verde pubblica attrezzata, ideale per trascorrere delle giornate all’aria aperta. Esso è fruibile 24 ore su 24 e mette a disposizione aree attrezzate con tavoli da picnic, una piccola area bimbi ed attrezzi ginnici.

Cosa fare ad Alberobello, eventi e tradizioni

Il Festival folkloristico dei trulli

Sicuramente tra gli eventi più clamorosi di Alberobello, il festival Folkloristico Internazionale “Città dei Trulli”, che vede ogni anno la partecipazione di gruppi folkloristici provenienti da diversi paesi del mondo.

Il Gruppo Folkloristico “Città dei Trulli” di Alberobello, a 90 anni dalla sua fondazione, è testimonianza vivente della trasmissione orale e successivamente anche scritta, della vita e della cultura locale: nelle musiche, nei canti e nelle danze è infatti illustrata la storia del popolo Alberobellese.

La festa patronale dei Santi Medici Cosma e Damiano

Ogni anno dal 25 al 28 di Settembre, ricorre la festa dei santi patroni di Alberobello: i S. Medici Cosma e Damiano. Le origini della ricorrenza risalgono a ben 380 anni fa, quando, grazie alla forte devozione dei conti di Conversano per i S. Medici, fu loro dedicata la piccola cappella di Alberobello. Rappresenta un momento di aggregazione e di identità del un popolo, che prevede abbondanti festeggiamenti e giochi pirotecnici.

La notte dei briganti

Molto nota è anche la Notte dei Briganti, rappresentazione teatrale organizzata dall’associazione Sylva Tour and Didactics di Alberobello,  che si svolge ogni anno ad Agosto, en plein air nei boschi di Alberobello, incentrato sulle tematiche del brigantaggio postunitario nella Murgia dei Trulli.

Alberobello Light Festival

Si tratta di uno degli appuntamenti più attesi, che si svolge di solito verso la fine del mese di Agosto. Si tratta di un’esperienza visiva, interattiva e coinvolgente ambientata per le vie della città tra trulli, piazze, chiese e caratteristici vicoli. Per l’occasione la città dei trulli si adorna di installazioni luminose, progettate dai più importanti studi internazionali di grafica e design e distribuite nei luoghi di interesse del paese, così da esaltare allo stesso tempo la location e le opere stesse.

Le specialità artigianali ed enogastronomiche

L'artigianato

Diversi i prodotti e i lavori dell'artigianato locale: si va dalla lavorazione del ferro alla fattura di cesti in legno d'ulivo, alla lavorazione della pietra. Gli abitanti del luogo sono anche noti per l'abilità nell'arte tessile, ancora oggi nelle botteghe situate tra i trulli del Rione Monti è possibile acquistare pregiati capi realizzati con materiali come cotone, canapone, lino grezzo e lino.

I trulli in miniatura

I trulli di Alberobello sono capolavori architettonici per cui la Puglia è conosciuta in tutto il mondo, non è dunque un caso se da anni ispirano le creazioni di alcuni artigiani locali, che realizzano miniature in scala. I fabbricanti infatti hanno la straordinaria capacità di ricostruire con la stessa tecnica perfette riproduzioni delle tipiche casette coniche realizzate dai maestri trullari, utilizzando i medesimi materiali, ma in versione ridotta.

L'enogastronomia

Oltre alla produzione del tipico vino e dell'olio locale, anche la tradizione gastronomica è notevole, come in molte località d’Italia e della Puglia, e vede la produzione di tipiche specialità locali come i dolci di mandorle, le pettole, le cartellate e gli amaretti senza dimenticare taralli, friselle, pasta fresca (orecchiette e cavatelli), latticini (mozzarella, burrata, stracciatella, caciocavalli), salumi (capocollo).

Si evince come Alberobello, grazie alla magia apportata dai trulli, sia davvero una chicca, che, per le sue piccole dimensioni è visitabile anche in giornata, da chi, avendo poco tempo a disposizione, volesse concedersi una full immersion nel cuore della murgia dei trulli.